domenica 6 maggio 2012

Le tecnologie dentro la casa


  • ..funziona indipendentemente dal sistema dei singoli..
  • ..per ora gli standard non si parlano..
  • ..Z-Wave con Ingersol..
  • .. la Intel sta lavorando per far parlare le macchine tra loro..


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 Se tutto va bene, «i Pronipoti» torneranno sul grande schermo nel 2014. Stavolta non sotto forma di cartone animato - che debuttò nei salotti americani nel 1962, come The Jetsons - ma con attori in carne e ossa. ...... di Marco Magrini - Il Sole 24 Ore - leggi su http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-05-05/bussa-porta-digitale-125754.shtml?uuid=AbtsE6XF

... cosa accadrà veramente a Orbit City nel 2062, dove abitano - anzi, abiteranno - i Jetsons: nonostante tutta la tecnologia che ci circonda, la casa digitale non esiste ancora.

 Ma ormai, potrebbe essere questione di poco tempo. Lunedì scorso, Microsoft ha detto di star lavorando da un paio d'anni a HomeOs, ... la tecnologia di oggi «porta con sé una complessità e un'eterogenità che risulta frustrante anche per gli utenti più esperti, quando cercano di integrare gli strumenti digitali che già possiedono». ... funziona indipendentemente dai sistemi operativi dei singoli apparecchi che integra, in dodici appartamenti americani. 


E lo ha distribuito ad alcune università, per favorire – com'è ormai di moda oggi – lo sviluppo di "Apps", applicazioni software.


Anzi, la battaglia per la conquista di quest'ultimo mercato – la casa digitale – sta per cominciare. L'arcinemica Apple, che con lo standard iPhone-iPad (noto come iOs) ha rovesciato i destini della competizione, dovrebbe debuttare l'anno prossimo con la sua televisione. [..]


Google, che non sta mai con le mani in mano, aveva annunciato già un paio di anni fa l'iniziativa Android@Home, per portare il suo sistema operativo nei ranghi della casa automatizzata. Poi, non s'è saputo più niente. Ma gira voce che Jelly Bean, nome in codice di Android versione 5.0 (in uscita quest'anno), potrebbe includere qualche forma di integrazione con Android@home. 
La Intel sta lavorando a uno standard per far parlare le macchine fra loro: dalle serrande alla lavatrice, dal frigo al televisore. 
La rivale Qualcomm ha alzato il velo su Hy-Fi, una piattaforma per integrare l'entertainment casalingo.
 La AT&T ha annunciato una piattaforma per la «protezione domestica»: usando la sua rete e il suo software, da un iPad si possono controllare il riscaldamento, le serrature e ovviamente le telecamere di tutta la casa. 
La Sony (sul modello Apple) connette già i suoi cellulari, con le sue tivù, con le sue console.
 E cosa possiamo attenderci da Samsung, che i forni, le lavatrici e i frigoriferi già li produce? 
Certo, tutto questo non fa che aumentare la frammentazione: proprio il contrario dell'avvento di uno standard. Ma appena la battaglia comincerà per davvero, come sempre accade, uno o due standard emergeranno sugli altri. E non è detto che questa sorte tocchi ai giganti. 
L'alleanza Z-Wave, con partner del calibro di Ingersoll-Rand e Danfoss, ha sviluppato un protocollo per la domotica usando una tecnologia radio a bassa potenza da incorporare nei singoli prodotti o nelle prese della corrente. Ma la rivale ZigBee, mira ancora più in alto (automatizzare la casa a servizio del risparmio energetico) con un parterre di soci impressionante: Philips, StM, Cisco, Ge, Huawei, Lg, Sony e molti altri. La corsa verso la casa intelligente sta per cominciare. 
Il «pronti, attenti, via» lo dàrà l'imminente adozione universale dell'Ip6, la sesta versione dell'Internet Protocol: gli indirizzi disponibili passano da quattro miliardi, a miliardi di miliardi. Dopodiché, lavastoviglie, caldaie e specchi del bagno potranno finalmente avere il loro bravo indirizzo internet. Proprio come nelle abitazioni di Orbit City, del resto.

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